giovedì 3 febbraio 2011
L'arazzo dell'intera esistenza
chiamate Moire dai greci, Parche dai romani , Norne dai vichinghi...
si parla di tempo
si parla di ascoltarsi dentro
si parla di tessere con quel filo l'intera nostra esistenza
non caro mi fu quest ermo colle
ma dalle siepi un sospiro dolce che tende a te, oh mio infinito
che nel nulla spandi fili d'esperienza
come zucchero filato o come amaro fiele
nella lana di capra ispida e indomita
mi rivedo che in quella di pecora belante e accondiscendente
ai pastori di turno
Mi fu cara la guida del lupo
e dell'ammonimento delle sue zanne
fedele spartano delle mie verità o della verità come valore se vuoi
più duro il sentiero, più grande la ricompensa
per poter osare
osare tentare
osare sbagliare
osare riuscire
l'arazzo è fatto di molti nodi
e solo alla fine capirai il disegno che cela
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